Realtà virtuale, guanti robotici, stampa 3d e dispositivi wearable: le novità tecnologiche per la disabilità

Apr 17, 2017

I passi da gigante della tecnologia del medicale si traducono in soluzioni tanto per persone con disabilità che per la chirurgia di precisione o i processi di riabilitazione

Nel secondo millennio la tecnologia sta facendo passi da gigante, anche e soprattutto nel campo della medicina e dei dispositivi per la disabilità.
Molti ingegneri e ricercatori sfidano la disabilità per ridonare quelle abilità che qualcuno non ha, ad esempio la vista, con applicazioni altamente tecnologiche: si pensi, per quanto riguarda la vista ad esempio, ad Aipoly, l’app per smartphone che riconosce, attraverso la telecamera del cellulare, le persone e gli oggetti che ci circondano dalle forme e dai colori; o ancora Horus, il dispositivo dotato di telecamera, microfoni, sensori di movimento e un meccanismo di conduzione che porta il suono all’orecchio senza cuffiette dove una voce racconta in diretta tutto ciò che vede.

LA TECNOLOGIA DEL MEDICALE – I campi di applicazione della tecnologia nell’ambito biomedico sono numerosi, e possono riguardare tanto il paziente quanto l’operatore sanitario o gli stessi processi. Tra questi:
– il 3d printing: la stampa 3D e l’additive manufacturing sono tecnologie che permettono soluzioni assai innovative per realizzare dispositivi medici, protesi, tutori personalizzabili, biomodelli anatomici talmente precisi ed accurati da consentire l’analisi dell’intervento in fase pre-operatoria.
dispositivi wearable: studiati per dare comodità e comfort, i dispositivi che si possono indossare sono un grande aiuto per la persona con disabilità sia per svolgere diversi compiti altrimenti difficili, che, soprattutto, per monitorare alcuni valori clinici. Sensori tessutali, cerotti intelligenti, dispositivi con specifici sensori permettono di rilevare i parametri senza ago; strumenti di interfaccia connessi allo smartphone consentono rilevazioni attendibili per ECG (Elettrocardiogramma) e altri valori fondamentali.
navigazione chirurgica: con l’alta tecnologia è possibile creare strumentazioni computerizzate molto avanzate che consentono di pianificare l’intervento nei minimi dettagli e di conoscere in tempo reale durante l’operazione in quale punto del corpo del paziente si sta intervenendo.
protesica brain powered: per quanto riguarda la disabilità motoria, l’ultima frontiera risiede nelle mani biomeccaniche sensorizzate e intelligenti, nelle sedie a rotelle controllate dal pensiero, in tutti quei dispositivi, cioè, comandati e controllati da impulsi che partono dal cervello.
Avere ausili intelligenti che ragionino con il cervello umano è utile anche nei dispositivi di ultima generazione per ciechi e non udenti. Di grande tendenza ora è la robotica collaborativa e di servizio in ambito medicale con la riabilitazione robotizzata, le tecnologie robotiche e digitali con interazione multimodale e multisensoriale, i robot in grado di assistere i disabili, gli occhiali «intelligenti» per chi soffre di disturbi uditivi e realtà virtuali per l’allenamento delle capacità cognitive.
robotica chirurgica e simulazione: questo tipo di tecnologia si rivolge al personale medico. Quando le mani diventano troppo tremanti o l’area operatoria è troppo limitata e nel contempo delicata, le mani di un piccolo robot si potranno sostituire a quelle del chirurgo. Inoltre per sostenere il medico nella fase di preparazione dell’intervento vengono proposte delle tecnologie che possano ricreare in maniera simulata l’operazione da eseguire in modo tale che egli possa esercitarsi senza ansie e stress.

TECHNOLOGY-HUB: LA FIERA – Numerose sono le fiere che presentano ausili e soluzioni per la disabilità (vedi Handimatica). Specificatamente per quanto riguarda la tecnologia applicata al medicale, segnaliamo che nell’ambito del Technology Hub, l’evento professionale delle tecnologie innovative promosso da Senaf (già organizzatore di Exposanità, ndr), in programma a Milano dal 20 al 22 aprile 2017 nell’area MiCo-fieramilanocity, ci sarà uno spazio dedicato. Tra i vari stand del salone, troveranno spazio realtà che presenteranno le ultime innovazioni tecnologiche del momento: dal 3D Printing ai dispositivi wearable, dalla robotica collaborativa e di servizio, alla realtà aumentata e virtuale, dall’elettronica ai droni, fino alle applicazioni della tecnologia al medicale.

ALCUNI DISPOSITIVI IN MOSTRA – Fra le innovazioni tecnologiche più curiose che saranno presentate nella piazza delle tecnologie medicali innovative a Technology Hub vi sono:

abbi braccialetto per bambini non vedenti

1. BRACCIALETTI SONORI DEDICATI A BAMBINI NON VEDENTI. Si chiamano ABBI “Audio Bracelet for Blind Interaction e sono uno dei primi sistemi al mondo per la riabilitazione sensomotoria dei bambini non vedenti. Si tratta di un dispositivo, comodamente indossabile, che sfrutta la capacità del cervello di integrare le informazioni provenienti dai sensi, utilizzando un feedback sonoro legato al movimento del corpo, per consentire di “esplorare” l’ambiente circostante nella maniera più naturale possibile e costruire “mappe acustiche” dei territori di frequentazione quotidiana, aiutando la persona con disabilità visive a orientarsi nello spazio.
Questo ausilio ha già iniziato la prima fase di certificazione CE per diventare dispositivo sanitario ed essere commercializzato.

2. THE LOOK OF LIFE, IL PROGETTO DI REALTÀ VIRTUALE A DOMICILIO PER MALATI DI TUMORE. Questi dispositivi multimediali possono contribuire a distogliere la mente del malato dagli stati di depressione e ansia cui facilmente può abbandonarsi a causa della sua patologia, migliorando così le sue condizioni di vita personali e relazionali.

guanto robotico

3. GUANTI ROBOTICI PER LA RIABILITAZIONE MOTORIA DELLA MANO. Leggeri e facili da indossare, questi guanti permettono l’assistenza al movimento delle dita sfruttando segnali bioelettrici letti direttamente dai muscoli attraverso la tecnica dell’elettromiografia (EMG) di superficie. Grazie all’EMG, gli ingegneri sono stati in grado di sviluppare un algoritmo capace di comprendere le intenzioni del paziente – come aprire o chiudere la mano – e quindi di inviare autonomamente un segnale al motore dell’esoscheletro.

sensori cromatici

4. NANOCHROME, I SENSORI INTELLIGENTI PER FARE ANALISI CLINICHE A BASSO COSTO. Da un progetto di start-up, attraverso l’integrazione di nanotecnologie e biotecnologie, si sono sviluppati questi economici sensori la cui peculiarità è quella di permettere un’immediata diagnosi sul campo che non richieda l’utilizzo di strumentazione e sia basata su variazioni cromatiche visibili a occhio nudo. I test diagnostici possono riguardare il controllo ambientale (patogeni, inquinanti e contaminanti), l’analisi clinica (tumori, malattie genetiche e infettive), il controllo diretto di sostanze e materiali.

 

(Fonte: Donata Viero, disabili.com)