Perché le App per il pagamento dei parcheggi stentano a decollare?

Apr 27, 2017

Ancora non esistono numeri ufficiali di questo settore anche per la totale deregolamentazione nella quale si opera nell’ambito del pagamento dei parcheggi con l’utilizzo delle App. Ad ogni buon conto in generale si rileva che ancora si stenta molto a decollare ove, salvo casi sporadici, i cittadini che utilizzano le App rappresentano meno del 3% rispetto a coloro che continuano ad utilizzare i parcometri.

Un risultato totalmente insufficiente per incidere sugli assetti gestionali dei parcheggi ma sopratutto per rendere questo sistema di pagamento realmente conveniente per le Pubbliche Amministrazioni e le società concessionarie. Infatti solo raggiungendo percentuali superiori di utilizzo si potrà seriamente metter mano ad una revisione degli investimenti infrastrutturali, sopratutto per quanto attiene il numero dei parcometri esistenti, come vero riscontro economico-finanziario dell’utilizzo delle App.

Non di meno la totale mancanza di regolamentazione nel settore non agevola lo sviluppo che vede alcuni players più avanti di altri ma in ogni caso senza una vera logica di crescita e di utilizzo.

Il primo problema sarebbe garantire l’utilizzo intercomunale delle App che poi è anche uno dei vantaggi maggiori per gli utenti. Ad oggi non c’è davvero possibilità che questo avvenga in maniera seria e concreta ove i Comuni si stanno muovendo in maniera totalmente slegata gli uni dagli altri e le Regioni non riescono ad intervenire per consentire una regolamentazione che possa sovrintendere, ma anche incentivare, lo sviluppo del settore.

Si assiste a situazioni quasi paradossali ove Comuni limitrofi, o comunque legati da una situazione geografica che li lega, che hanno fatto scelte diverse, con applicazioni diverse impedendo, pare solo il caso di rilevarlo, una reale fruibilità del servizio.

La Versilia per esempio. Fino a pochi mesi fa nessuno dei Comuni Versiliesi offriva una applicazione per il pagamento dei parcheggi. Poi si sono mossi. Viareggio da aprile 2016 ha proposto un’applicazione e Forte dei Marmi da ottobre 2016 un’altra. Due applicazioni diverse nei due comuni principali della Versilia. Sarà praticamente impossibile per gli utenti, sopratutto i turisti, individuare una convenienza nel loro utilizzo a meno che non si vogliano dotare di due sistemi diversi. Almeno Forte dei Marmi ha scelto una applicazione più diffusa, che può trovare giustificazione nel fatto che molti utenti ne sono già dotati, ma per Viareggio si stenta a comprendere la scelta. In ogni caso la Versilia doveva proporre un sistema uniforme, non fosse altro che per rispondere alle esigenze dei turisti che passano lì le vacanze e di certo si trovano frequentemente a muoversi fra i vari Comuni che formano il lungomare.

Non entriamo certamente nel merito delle scelte fatte, anche perché siamo competitor nel settore, ma in ogni caso non ci sarebbe interessato di intervenire su uno di quei Comuni senza una scelta unitaria perché riteniamo, preme ribadirlo, che una scelta diversa sia totalmente sbagliata per gli utenti, per i Comuni ma certamente anche per le società fornitrici delle App.

Situazioni che non contribuiscono alla crescita del settore, disorientano gli utenti e depauperano risorse e opportunità che diversamente andrebbero valorizzate.

Uno stato di cose che necessita di un intervento regolamentare urgente perché senza sviluppo il settore non solo rischia di vanificare le opportunità che offre ma addirittura di creare problemi e danni agli utenti stessi.

Mancano standard qualitativi seri. Ci sono ancora applicazioni, peraltro piuttosto diffuse in Toscana, che non prevedono una gestione intercomunale o addirittura che operano senza il minimo standard di sicurezza; basti pensare, in proposito, che un Comune come Firenze gestisce il servizio inviando le “password in chiaro” per email agli utenti in barba alla sicurezza dei cittadini dei quali, è bene ricordarlo, si vanno a gestire i denari.

Stiamo lavorando ad una proposta di regolamentazione da presentare agli organi legislativi che possa seriamente affrontare la situazione, tutto a vantaggio delle Pubbliche Amministrazioni e dei Cittadini che potranno finalmente contare su un servizio serio, efficiente e sicuro.