Nei primi anni del XXI° secolo, l’inventore Dean Kamen aveva immaginato un mondo utopistico in cui per le distanze breve o lunghe passeggiate sarebbe stato utilizzato un trasportatore personale su due ruote, auto-bilanciato con un giroscopio: il Segway PT.
Troppo costoso per le masse come poco adatto ai marciapiedi delle città che, spesso così stretti da non consentire la convivenza fra segway e pedoni senza incidenti, l’unità e divenuta un prodotto di nicchia, utilizzato principalmente da gruppi di turisti in città, per la sicurezza nei centri commerciali, o dagli operai che devono muoversi velocemente in grandi magazzini o fabbriche.
Di proprietà della società di robotica Ninebot, il segway è ora venduto nella sua ultima versione, destinata ad un uso personale e professionale. Lo stesso vale per il miniPro, un piccolo scooter auto-equilibrato, una versione più soisticata dell’hoverboard per bambini.
Ninebot ha recentemente presentato il suo ultimo prodotto per la mobilità, il CityGo: nello spirito del Segway originale, il CityGo è stato pensato con la speranza di “ridisegnare il futuro del trasporto urbano”. In buona sostanza una versione “adulta” dello scooter elettrico.
L’idea di base del Citygo è quella di permettere a persone che effettuano un lungo viaggio su base giornaliera di percorrere rapidamente “l’ultimo chilometro” tra la propria abitazione e la stazione della metropolitana o il posto di lavoro. Pesa 9,8 kg, può raggiungere la velocità di 25 km/h e può percorrere circa 20 km con un ricarica. Può essere ricaricato utilizzando la presa di corrente standard.
CityGo può essere piegato e trasportato a mano, è dotato di una connessione Bluetooth che consente all’utente di bloccare, sbloccare, personalizzare e diagnosticare il suo utilizo tramite un’applicazione mobile.
Con il sistema CityGo, permetteremo ai piloti di lunga percorrenza di percorrere il loro ultimo miglio in modo semplice, elegante ed ecologico”, ha dichiarato Tony Ho, vicepresidente dello sviluppo globale di Segway. “Attualmente stiamo lavorando attivamente con le città, i produttori di automobili, le società di noleggio auto e la rete di ricarica di veicoli elettrici per portare questo nuovo concetto al mercato”.
Resta solo da scoprire se l’idea di spostare scooter elettrici sui marciapiedi accanto pedoni (o sulla strada vicino le auto, camion e altri veicoli) dovrebbe essere visto come rassicurante o, al contrario, sollevare domande la sicurezza.