L’ingegnere di Google, James Damore, autore di un manifesto polemico ha appena aperto un account Twitter @ Fired4Truth dopo essere stato licenziato dal gigante di Internet. Da parte sua, CEO Sundar Pichai ha annullato una riunione sul tema del genere a causa delle molestie online di alcuni dipendenti.
In un testo circolato internamente – e poi suscitato scandaloso su Internet – l’ingegnere ha criticato la cultura del “politicamente corretto”. La polemica in un momento in cui la Silicon Valley è scossa da diversi scandali, tra cui le molestie sessuale e la disuguaglianza tra donne e uomini.
L’autore del manifesto anti-diversità “La camera ideologica di Google” che ha creato polemica a Google fin dall’ultimo fine settimana è stato identificato e restituito. Il licenziamento di questo ingegnere è stato rivelato dal sito Recode e confermato a Bloomberg da parte dell’ex dipendente stesso. James Damore ha inviato un’email a Bloomberg in cui afferma di essere stato licenziato per “aver popangadato stereotipi di genere”. Ha anche affermato di voler “esplorare tutti i possibili rimedi giuridici”.
Lunedi è stata la volta di CEO di Google Sundar Pichai di inviare una nota ai dipendenti della società.
“Apprezzo la diversità”
Un testo di dieci pagine dal titolo “Google’s ideological Echo chamber”, scritto da un ingegnere di Google, è stato fatto circolare internamente, poi trasmesso il 4 agosto dal sito americano Gizmodo, scatenando subito critiche feroci. In questa nota, presentata come manifesto, l’autore spiega ad esempio che la mancanza di ingegneri femminili in azienda è da attribuibile a “differenze biologiche”. “La distribuzione delle preferenze e delle abilità degli uomini e delle donne differisce in parte a causa di cause biologiche e queste differenze possono spiegare perché non vediamo una rappresentanza uguale delle donne nella tecnologia e nella leadership.”
Nell’introduzione, l’ingegnere ricorda: “Apprezzo la diversità e l’inclusione, non nego che il sessismo esista e non supporti gli stereotipi. Ma qui, l’autore di questo testo vuole che esista una “discussione onesta”. Non contenta di esporre la tesi sessista, lo spiega. Secondo lui, le donne sarebbero “più aperte ai sentimenti ed all’estetica che alle idee”. Avrebbero anche “un interesse più forte per le persone che per le cose”. “Queste differenze, spiega, spiegano in parte perché le donne preferiscono relativamente posti di lavoro nel settore sociale o artistico”.
Il messaggio è stato trasmesso mentre Google è sotto inchiesta dal Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti sul divario retributivo tra uomini e donne in azienda. Domenica Danielle Brown, Vice Presidente di Diversità, Integrità e Corporate Governance, ha detto ai dipendenti che “la nostra convinzione che la diversità e l’inclusione sono fondamentali per il successo della nostra attività è inequivocabile”. Il nuovo vice presidente della diversità di Google afferma che “cambiare cultura è spesso difficile e scomodo”, ricordando che “le persone con punti di vista diversi devono sentirsi a proprio agio condividendo le loro opinioni” nella misura in cui tale discorso sia “coerente con i principi di uguaglianza dell’occupazione riscontrato nel nostro codice di condotta”. ”
Il licenziamento dell’ingegnere sarebbe quasi giusto: infine, non ha chiesto una “discussione onesta”?