Intelligenza artificiale: l’80% delle aziende investe oggi in AI

Ott 22, 2017

Alcune statistiche riguardanti le aziende e l’intelligenza artificiale (AI).
– oggi l’80% delle aziende produce una forma di AI (apprendimento automatico, apprendimento profondo)
– il 30% delle aziende intende espandere il loro investimento in AI nei prossimi 36 mesi
– il 62% spera di assumere un responsabile di reparto AI
– il 91% considera la mancanza di infrastrutture IT (40%) e la mancanza di manodopera (34%) come le barriere più importanti per l’implementazione di AI
Queste statistiche, e molte altre osservazioni, provengono da uno studio intitolato “Intelligenza Artificiale per le Imprese”, condotto dal ricercatore di mercato Vanson Bourne. Teradata ha commissionato a Vanson Bourne di condurre l’indagine “Artificial Intelligence for Business” nel luglio 2017.
Vanson Bourne ha scelto 260 infrastrutture IT e decision maker aziendali al di sopra della Vice Presidenza, in organizzazioni con ricavi globali di oltre 50 milioni di dollari l’anno nell’indagine di luglio. Anche se Teradata ha commissionato lo studio, non supporta i prodotti della società, ma fornisce una prospettiva utile sull’adozione di AI nel mondo aziendale. I risultati sono pertanto imparziali.
I punti chiave dello studio Vanson Bourne sull’adozione di AI nelle società globali sono:
– L’80% delle aziende ha attualmente la produzione di AI attiva, con Asia-Pacifico leader di tutte le regioni del mondo. Il 48% delle imprese asiatiche in questione si riferisce all’AI come elemento di utilizzo significativo nelle loro attività. Le imprese nordamericane (39%) e europee (31%) si affidano anche all’AI, distribuendole attraverso le varie attività
– l’innovazione dei prodotti, ma anche la ricerca e lo sviluppo sono i rami che oggi ottengono il maggior beneficio finanziario dall’AI. Altre fonti di entrate in seguito all’inclusione di AI nelle società sono filiali quali il servizio clienti (46%), la catena di fornitura (42%), la sicurezza e la gestione del rischio (40%) e infine il ramo commerciale (34%). Lo studio ha anche scoperto che le imprese stanno iniziando a guadagnare ricavi da AI ad un ritmo più veloce di quanto molti avessero previsto, mentre tra il 25 e il 50 per cento degli intervistati segnalano aumenti, la trasmissione dei dati (27%), il flusso di lavoro intelligente e l’automazione delle decisioni (23%), nonché le operazioni analitiche su vasta scala (20%) sono tra le più dominanti capacità AI in applicazione oggi. La maggior parte delle aziende intervistate per lo studio utilizza differenti tecniche di analisi AI con flussi di lavoro intelligenti e l’automazione delle decisioni.
Le imprese percepiscono AI come consentono loro di rivoluzionare la loro attività, automatizzano attività ripetitive (60%) e forniscono nuove conoscenze strategiche che oggi non sono ancora disponibili (50%). Le aziende europee sono tenute a guidare il mondo nell’utilizzo di AI, automatizzando compiti e procedure ripetitive. L’Asia-Pacifico è data come regione del mondo che dominerà l’uso di AI per l’automazione del lavoro e riduce la necessità di risorse umane costose (77%).
Tra gli ostacoli che le aziende cercano di superare, oltre alla mancanza di infrastrutture IT e alla mancanza di manodopera, è l’idea che la tecnologia AI sia ancora nuova e non sia ancora stata dimostrata.